ARGENTIQUE di BLANCHEIDE è un incontro, inevitabilmente ti lasci trasportare dopo il primo spruzzo in un luogo insolito, in un locale con un LUI misterioso, un Boulevardier.
“Il Proibizionismo non fa altro che aumentare il desiderio di ciò che non si deve fare” LUI dice ordinando il suo cocktail. L’aroma dolce del vermouth si mescola al profumo bagnato delle sue labbra, essenza di rosa e iris. Come dimenticarle?
Nell’aria il musc blanc si sprigiona intensamente. E’ ancora il profumo della pelle femminile e vellutata, che LUI vorrebbe riscoprire ancora e ancora…
L’ambra, sontuosa e tagliente, s’insinua sottile nello scambio di sguardi che non lascia spazio all’immaginazione…si riconosce solo ciò che si conosce.
ARGENTIQUE è anche grandi volute di Rosa (centifolia in questo caso), abiti sontuosi (crème blanche), piume e piumini (essenza di iris), cavalli bianchi (gelsomino di Grasse), indossarlo è la fierezza e la bellezza di una delle protagoniste del musical Ziegfeld Follies del 1945, LEI è la meravigliosa Lucille Ball che domina la scena e sembra adatta a rendere l’idea di come ci si possa sentire indossando questa fragranza di Blancheide!
Ma la magia del profumo fa si che ognuno di noi possa dare una sua interpretazione, ognuno possa fare il suo viaggio olfattivo, vissuto e ritrovato nei cassetti della memoria oppure immaginato.
ed è così che Gabriela Guidetti, mia pittrice personale di essenze e fragranze, mettendo una goccia di Argentique e chiudendo gli occhi, si è teletrasportata…
“Apro gli occhi e sono distesa su un prato guardando la volta celeste che brilla nella notte profonda e serena. Mi sento galleggiare in questo oceano cosmico protetta dalla candida cerniera che sigilla le due metà del cielo. Terra fragrante sotto, gocce di latte stellato sopra di me. La Via Lattea mi guarda e io guardo lei e mi perdo nelle ghirlande celesti che sembrano sentieri di petali di fiori opulenti e preziosi, volteggianti sulle acque di un fiume argentato. La corrente si intreccia e si mescola, percorsa da lucenti pesciolini che nuotano verso una luna nuova. Mentre immagino gli antichi Dei percorrere la coda scintillante del drago Tiamat sulle barche sacre di legni fragranti, il cielo a est si schiarisce. Il firmamento si incastona nel terso cristallo dell’alba e mano a mano che la luce del sole riappare, le gocce di stelle si disciolgono nelle tenere sfumature dorate dell’aurora, foriera di un giorno di sole splendente.”