Etienne de Swardt di ETAT LIBRE D’ORANGE sostiene: “I nostri profumi sono messaggeri di luce che combattono l’oscurità e l’ignoranza. La nostra visione del profumo è un’evoluzione che parte dal culto dei mercanti fino ad arrivare a qualcosa di più universale”.
Spice Must Flow è un profumo creato per ricordare i viaggi dei mercanti lungo la Via delle Spezie, carichi di sentori sconosciuti e sete preziose. Questi mercanti attraversavano percorsi difficili e pericolosi, parlavano lingue sconosciute e s’imbattevano in volti misteriosi, tutto questo per portare a noi le “species”: merci speciali e di grande valore, diverse dalle mercanzie ordinarie. Gli antichi sostenevano che gli odori “sono quelle minute particelle che dalla terra ascendono al cielo” e le spezie infatti sono state conosciute, usate, amate fin dall’antichità non solo per conferire sapore ai cibi, ma anche per rendere efficaci e gradevoli i medicamenti, profumati i cosmetici e per onorare gli Dei. Le spezie giungevano all’Europa tramite le grandi città arabe, prima però percorrevano lunghi viaggi, le strade conducevano dal Mediterraneo alla Cina, dall’Asia sudorientle, dall’India e dall’Asia occidentale;
Come mai le spezie racchiudono in sè il fascino e l’esotico mistero dei loro paesi d’origine? Come mai basta un pizzico di cannella, di noce moscata, di chiodi di garofano, di cumino, per evocare paesaggi di luoghi lontani, sapori, colori e odori al tempo stesso familiari e arcani? Le spezie possiedono il magico potere di trasportarci lontano, di ricreare nel nostro immaginario atmosfere da “mille e una notte” cariche di seduzione. Gabriela Guidetti annusando SPICE MUST FLOW si è subito sentita trasportata a vivere una delle mille notti arabe e scrive così: ”
Un tappeto volante si libra leggero sulla reale città di Bisnagar. Vi è seduto il principe Hussain. I venti caldi d’oriente trasportano sentori di spezie esotiche, pepe, cardamomo, cumino, zafferano. E quando sorvola le vie dove si accalcano i venditori di rose il naso si inebriava delle essenze preziose che profumano l’intera città. Mentre il sole fa risplendere di luce calda le sete e i monili pregiati che ornano i banchi, sovviene a Hussein l’immagine soave dell’amata Nuronnihar e si scioglie il languido ricordo nell’aromatico sentore di terre natie, sopraggiunto sulle ali vermiglie del tramonto”.
Consiglio la lettura de ‘La maga delle spezie‘ in cui TILO, la vecchia signora indiana protagonista, fa venire voglia di zenzero e cannella, di peperoncino, basilico e cardamomo e di un mondo proveniente da Oriente di cui ignoriamo l’esistenza…Una favola di fragranze con un cuore di rosa e un fondo di incenso come per SPICE MUST FLOW. Questa fragranza universale è una preziosa mercanzia in cui le spezie diventano cosmiche, mistiche, incantevoli per creare un profumo che porta l’eco del suo nome fino alle stelle!
